Farina di larve e proteine stellari: la nuova frontiera alimentare che conquista gli sportivi

Argomento discusso e spesso divisivo come pochi quello legato al cibo, soprattutto quando ciò alla quale siamo abituati viene messo in discussione in apparenza o comunque affiancato da nuovi, particolari tipi di cibo. La farina di larve rientra tra i “novel food” , ovvero tutta quella categoria di cibo che non ha avuto diffusione vera e propria prima degli anni 90.

Insetti come cibo

Proprio fin dagli anni 90 e 2000 diversi esperti di nutrizione hanno iniziato a preoccuparsi in merito alla disponibilità di cibo, specialmente le tipologie a basso impatto economico ed ambientale, a fronte di una popolazione umana in profonda crescita, e che sarebbe aumentata anche nel corso dei decenni futuri, troppi per un adeguato sostentamento.

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Culturalmente nella maggior parte delle nazioni occidentali gli insetti non si configurano tra i principali tipi di sostentamento alimentare, anche privi della loro forma effettiva, a causa di una serie di condizioni culturali e sociali. In modo particolare per una nazione come l’Italia così ricca ed orgogliosamente variegata del contesto proprio alimentare.

La farina di larva è una delle ultime forme di prodotti alimenati derivate proprio dall’ambito degli insetti, dopo lo “shock” sviluppato dall’altrettanto particolare farina di grillo, oramai alcuni anni fa. Non si tratta dello stesso prodotto, ma è bene comprendere perchè se ne parla tanto anche in contesti prettamente nutrizionali.

Farina di larve: perchè?

Perchè fare ricorso a prodotti del genere? Semplicemente perchè a parità di peso ed impatto ambientale, gli insetti, naturalmente sottoposti ad una lavorazione molto approfondita per renderli appetibili sono estremamente ricchi di nutrienti ed hanno molto spesso meno elementi “negativi”, ad esempio un apporto calorico o di grassi negativi per il nostro corpo.

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Il fattore proteico in particolare ineressa chi fa sport o qualsiasi forma di attività agonistica: la presenza di elementi come svariati sali minerali incentiva il consumo potenziale e la diffusione di questi alimenti che ad oggi restano ancora una nicchia nella nicchia ma che di fatto sono già permessi, e quindi legali.

Da qualche anno la commissione europea ha dato approvazione in merito alla diffusione alimentare di provenienti provenienti da colture controllate e quindi certificate, inoltre nel caso della farina di larve si tratta di un prodotto che a dispetto del nome “farina” è associabile ad una polvere vera e propria, e può essere impiegata in vari contesti alimenatri.

La reazione popolare

Prevedibilmente, anche solo il concetto stesso di alimenti provenienti da insetti è qualcosa che suscita il digusto di molti, anche nella forma farinacea quindi più “tranquillizzante”. Tuttavia questi alimenti non sono concepiti per essere qualcosa portato a “sostituire” ciò che mangiamo, costituendo in questa fase una alternativa che però non ha ruoli ancora di primo piano.

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I prodotti corrispondenti ai novel food infati sono ancora pochi seppur in aumento, nelle varietà, ed anche nei negozi che dispongono di questi elementi, è impossibile scambiarli con “cibo conosciuto”. Per confezione e configurazione, si trovano e saranno presenti in sezioni specifiche dei supermercati, anche se oggi è ancora abbastanza complicato trovarli se non online.

E’ impossibile concepire una forma di “congiura” contro i prodotti locali: ad oggi gli alimenti provenienti dagli insetti mantengono un costo abbastanza alto anche perchè sono una nicchia, e questo contribuisce solo gradualmente a propagarne la diffusione culturale. Ad oggi si tratta quindi di un elemento in più qualcosa da provare, potenzialmente.

I benefici

Come accennato, i benefici di prodotti come la farina di larve di grillo sono molti, non si tratta di una serie di elementi nutrizionali irrinunciabili (non fa “troppo più bene” di qualsiasi cibo di cui già disponiamo), ma è la disponibilità ad essere potenzialmene molto maggiore: le larve di grillo infatti sono facili da “coltivare” e da lavorare in ambienti certificati.

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Ad un particolare stadio le larve sono abbattute, vengono sminuzzate, triturate e trattate con i raggi UV, così da evitare qualsiasi forma di contaminazione. I benefici sono legati sicuramente all’apparato alimentare ma vanno ad influire anche potenzialmente sul pianeta e sull’ecosistema, in quanto non richiede enormi spazi e disboscamenti di sorta.

In prospettiva si tratta di qualcosa di utile anche per la duttilità di cui dispongono elementi simili: possono infatti rientrare nella comune forma di utilizzo al pari di una “normale” farina, quindi per pasta, pane, dolci e quant’altro. Condizione che rende la farina di larve di grillo probabilmene una base alimentare ineressante.

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